Cercando su Google e sugli altri motori di ricerca quali siano le domande più frequenti che appaiono sotto il nome “conto corrente”, il risultato è che tutte riguardano i COSTI.
Ovviamente è scontato che sia così, perché i costi sono sicuramente importanti ma, a mio avviso, questa non dovrebbe essere la prima variabile di ricerca in ordine di priorità.
E ti spiego perché.
Questo sarebbe andato bene se il mondo fosse rimasto come una volta, quando una banca valeva l’altra perché più o meno tutte si equivalevano, e la differenza magari la faceva il numero degli sportelli o la grandezza delle filiali.
Adesso viviamo in un mondo che ha ben poco in comune col vecchio.
Quel vecchio mondo è un po’ come il mondo delle fiabe, in cui tutte le banche apparivano come istituzioni monolitiche, simili a castelli fiabeschi, maestosi, indistruttibili, eterni.
“L’Amore è eterno finché dura”, e la stessa cosa potremmo dirla delle banche.
Nella mia personale interpretazione della fiaba di Raperonzolo che ho rinominato RAPECONTOLO, il conto lo potevi aprire indistintamente nella banca X o Y perché tanto i presupposti erano gli stessi.
Adesso invece quel mondo non c’è più: appartiene veramente a un altro spazio e un altro tempo.
Ora dobbiamo valutare dei criteri che prima davamo per scontati.
PRIORITA’ N.1
Per prima cosa, se vuoi aprire un conto, il consiglio che ti do è quello di verificare la SICUREZZA, la solidità della banca.
Come si fa a capirlo?
C’è un modo molto semplice: basta controllare un codice chiamato CET1 [Common Equity Tier 1]; un codice pubblico che viene calcolato in maniera matematica.
La BCE considera sufficiente per una VERA banca un CET1 superiore ad 8, quindi più alto è questo valore e più solida sarebbe la banca. Ci sono banche che hanno il CET1 anche oltre 20.
Il CET1 può essere controllato online da qualunque dispositivo, sono dati facilmente reperibili.
ALTRO FATTORE IMPORTANTE
Fatto questo, prima dei costi, vanno considerati i SERVIZI.
Sono tanti i servizi abbinati al conto corrente che dobbiamo valutare:
- Esiste una figura referente ben precisa a cui puoi chiedere tutto ciò che ti serve? Una persona disponibile da poter contattare telefonicamente o con WhatsApp all’orario che preferisci?
- Esiste un Numero Verde gratuito da contattare in caso di bisogno? Rispondono velocemente? Sono cortesi? E in che giorni e in che orari li puoi contattare?
- Puoi gestire le tue esigenze principali in maniera autonoma, con delle App dal cellulare o dal computer?
- Viene dato il servizio di Home Banking per i pagamenti online?
- I servizi sono digitalizzati o per ogni cosa devi recarti in filiale e fare la coda?
- Sei sempre tu ad andare in banca, o è il tuo referente che viene da te nel giorno e nell’orario in cui sei più comoda?
ADESSO PARLIAMO DI COSTI
Solo dopo aver ragionato su tutto questo, allora puoi considerare i COSTI, ovvero il VALORE di ciò che ti viene offerto.
È importante considerare se la banca ti offre tutti o nessuno di questi servizi e QUANTO te li fa pagare.
- Ad esempio, quanto ti costa fare i bonifici
- Se le operazioni sono illimitate o dopo un certo numero le devi pagare
- Se puoi prelevare da ogni banca o se devi cercare la tua, e se hai delle commissioni aggiuntive per i prelievi da altre banche
- Se i prelievi all’estero ti costano oppure no
- Se l’Home Banking è gratuito
- Se ci sono delle agevolazioni a livello di costi per i giovani
Potresti obiettare che aprire un conto corrente sembra essere un affare di stato, che ci sono troppe cose da considerare.
Ma io ti rispondo che stiamo parlando dei tuoi soldi!
I soldi si guadagnano a fatica e quindi meritano di essere gestiti con grande attenzione.
Non si può dedicare più tempo a gestire le vacanze piuttosto che ad amministrare i propri soldi… non è sano né per te, né per la tua famiglia, né per il tuo futuro.
E siccome il conto corrente è alla base della gestione delle proprie finanze, valutare bene dove aprirlo non è una decisione banale.
Diventare economicamente indipendente passa anche da queste decisioni.
Se seguiremo bene tutti questi principi, potremo dire con soddisfazione che la fiaba di Rapecontolo la facciamo concludere nel migliore dei modi: non solo con il classico “…e vissero felici e contenti”, ma aggiungendo pure un fondamentale “… e SICURI”!